1348: Guerra dei Gonzaga

contro Visconti, Scaligeri ed Estensi a Governolo

(tratto da Claudio Gobbetti: "Governolo: un viaggio nella storia" p.55)

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Dopo la signoria dei Bonacolsi si costituì nel XIV secolo il dominio dei Gonzaga, che durò fino al 1707. Fu durante questa Signoria, con le sue grandi figure civili e religiose, che il paese di Governolo fu spettatore di notevoli episodi storici.

Luigi Gonzaga fu il primo capitano dopo i Bonacolsi.

Nel 1348 scoppiò un'ímportante guerra nel mantovano e Governolo giocò un ruolo fondamentale nella difesa della città. Ne ripercorriamo ora le tappe essenziali per coglierne gli aspetti più significativi.

I Visconti (Signori di Milano) ambivano al possesso dei centri gonzagheschi di Cremona e Brescia. Le cronache del tempo dicono che Luchino Visconti fosse geloso di sua moglie Isabella, la quale si innamorò di Ugolino Gonzaga, il « bel cavaliere », nipote di Luigi.[1]

Il 24 maggio arrivarono a Mantova alcuni araldi mandati da Luchino per reclamare, vantando diritti di successione, la restituzione di quelle terre bresciane e cremonesi possedute dai Gonzaga.

I Gonzaga cercarono di evitare la crisi, ma Luchino scese con il suo esercito per il fiume Po e per via terra. Occupò Casalmaggiore, Ponponesco, Asola e così si preparò per l'assedio di Borgoforte.

Nel frattempo dirigeva su Governolo una flottiglia di navi ferraresi degli Estensi, guidati dal Marchese Obizzo d'Este.

Era sorta infatti, fin dal 14 marzo dello stesso anno, una lega tra i Visconti e gli Este.[2]

Anche gli Scaligeri, Signori di Verona, dopo gli scontri che erano avvenuti pochi anni prima, non avevano buoni rapporti con i Gonzaga. Essi, approfittarono dell'occasione e si accamparono a Curtatone.

In questi momenti terribili per la famiglia Gonzaga, il vecchio Luigi scelse 3000 dei suoi più bravi soldati e ne mandò una parte a Governolo, comandati dal figlio del suo primogenito Guido, ossia Ludovico Gonzaga, una parte con Filippino, alla difesa di Borgoforte e un'altra con Ugolino a Curtatone. 

Il vecchio Luigi e il primogenito Guido rimasero alla difesa della città e procurarono di armare le grosse barche chiamate galeoni per meglio assalire le flotte nemiche a Governolo e a Borgoforte. Luigi andò con 500 cavalli a Borgoforte e Luchino, ritenendosi inferiore per il numero dei suoi soldati, evitò di combattere. 

Luigi da Borgoforte andò a Governolo, ma vedendo che gli Estensi erano ancora lontani, ritornò a Borgoforte con le navi di Governolo.

Filippino, che era rimasto a Borgoforte, quando seppe del ritorno di Luigi con le due spedizioni per terra e per acqua, si preparò all'attacco dei Milanesi, i quali furono sconfitti. Filippino riportò le sue genti verso Governolo contro i Ferraresi e verso Curtatone contro i Veronesi. Sia gli uni che gli altri si ritirarono ben presto e cosi Luigi e Filippino celebrarono a Mantova un grande trionfo per la vittoria ottenuta. 

Tali avvenimenti provano sia l'abilità militare di Filippino Gonzaga che la perfetta organizzazione difensiva del territorio, imperniata sul Po, in grado di sfruttare la mobilità delle imbarcazioni che incrociavano tra i castelli di Borgoforte e Governolo. Grazie a questo gli fu possibile sostenere un attacco sferrato da tre lati.

 

* Quando iniziò la fiera di Governolo?

Contrariamente a quanto affermano l'Equicola, il Gionta e il Donesmondi, che riportano nell'ultimo giorno di settembre la vittoria di questa guerra, l'Agnelli afferma che tale giorno fu il 28 agosto per Sant'Agostino (giorno a cui si dedica la fiera dedicata al Santo Patrono della parrocchia di Governolo).[3]

 

[1] F. AMADEI, Op. Cit., VOI. 1, pag. 529.
[2] CONIGLIO, Mantova, La Storia, vol. 1, pag. 371.
[3] F. AMADEI, Op. Cit., VOI. 1, pag. 535.

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