La prima visita pastorale che ci documenta questa
chiesetta è quella dell'anno 1647. Essa fu presso le case dei De
Mastini (probabilmente nella località denominata S. Martino). Il
Vescovo la visitò e il proprietario, De Mastini, disse a Sua
Eccellenza di avere un breve per detta cappella concessa come
oratorio. Il Vescovo permise che in tale chiesa si facessero
pubbliche orazioni. Il De Mastini, per suo uso, affidò le
celebrazioni ai Padri di S. Francesco di Paola. Altra V.P. che
documenta l'esistenza di tale chiesetta è quella della domenica del
9 ottobre 1678. Si precisa che il proprietario era il Conte Federico
Mastini il quale per sua comodità vi faceva celebrare da un
sacerdote approvato (è chiaro che le celebrazioni non potevano
essere continuate dai frati di S. Francesco di Paola che lasciarono
il castello nel 1652-53). Dentro tale chiesetta vi era l'immagine
della Beata Vergine che serviva da icona. Il Conte Federico espresse
il desiderio di far eseguire una icona di S. Martino. In questo
oratorio vi era un piccolo campanile, ma vi mancava la campana. Essa
infatti era collocata sul tetto del palazzo del Conte e serviva per
chiamare a raccolto il vicinato in caso di necessità o di pericolo
(incendi, aggressioni). Il Vescovo ordinò che tale campana restasse
di diritto dell'oratorio e si suonasse anche per le celebrazioni. Il
De Mastini acconsentì. Nel sec. XVII (1600) sono dipendenti dalla
parrocchia di Governolo le ville S. Martino, Garolda e Casaletto.
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Corte San Martino oggi in stato di
abbandono. |