Essa è stata progettata per collegare il fiume Mincio, in prossimità
della sua foce, al canale navigabile artificiale Fissero-Tartaro
(Canale Bianco).
Lo scopo è quello di sottrarre la navigazione commerciale dal
tratto inferiore del Mincio al fine di evitare l'erosione degli
argini provocata dallo sciacquio dei moderni natanti.
La biconca permette alle imbarcazioni di superare il dislivello
esistente fra il canale a livello costante (quota m. + 12,50)
e il fiume Mincio a livello variabile. La navigazione è possibile
entro queste due quote dei fiume: massima m. + 18, minima m.
+ 10,80.
A monte e a valle della conca è stato realizzato un bacino munito
di attracchi per le barche in sosta. I natanti che possono attraversare
questo manufatto hanno una stazza massima di 1.350 tonnellate
(norme CEE). Il tempo medio per l'attraversamento è di 7-8 minuti.
La biconca consiste essenzialmente di due vasche lunghe rispettivamente
m. 125 e m. 101, larghe m. 12,30 e della profondità di m. 13.
Essa è munita di tre paratoie a manovra verticale che consentono
di usare separatamente una vasca per il passaggio di una sola
barca o entrambe per il passaggio contemporaneo di più natanti.
Le paratoie sono sprovviste di acquedotti, sono a manovra verticale
e la corrente di riflusso è rallentata da travi dissipatrici
dell'onda poste sul fondo della conca.
A valle sono state poste una porta vinciana per intercludere
il complesso conca in caso di piene eccezionali del Po. In caso
di un eventuale mancato funzionamento della stessa è possibile
provvedere con una panconatura di emergenza.
La porta vinciana, con la sua altezza di m. 17,50, risulta essere
la più alta d'Europa. Il peso di 50 tonnellate di ciascun battente
grava su un solo cardine. Tutto il complesso può essere manovrato
da un solo
uomo per mezzo di una centrale computerizzata che trova posto
sopra il manufatto nella parte che unisce le due torri. La torre
più alta ospita un ascensore e gli uffici.
A suo tempo per la realizzazione di quest'opera furono stanziati
12 miliardi e 400 milioni.
E interessante il confronto fra i dati tecnici sopra riportati
e quelli relativi alla conca inaugurata nel 1925 dal Re Vittorio
Emanuele III, e tuttora in funzione. La conca ha una sola vasca
centrale lunga m. 81, larga m. 10 alle testate, può ospitare
natanti con un pescaggio massimo di m. 2,10 in minima magra
di Po. Era stata progettata per permettere di vincere un dislivello
massimo di m. 2,85 (quota del Mincio m. 13,26, quota del Po
m. 10,41).
Oggi, per le mutate condizioni idrauliche verificatesi a valle,
la conca permette di superare un dislivello superiore a m. 3,50.
La testata a valle è munita di una porta piana ad un solo battente
larga m. 10 e alta m. 13,60. La porta, del peso di 80 tonnellate,
si muove normalmente all'asse della conca e, quando è aperta,
è alloggiata in apposita nicchia posta sul lato sinistro.
La testata a monte è provvista di una porta vinciana. Ciascun
battente misura m. 5,60 x 11,00 e pesa circa 15 tonnellate.
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